Di seguito l’articolo di un ospite, a cura di Beatriz Ponte, docente di Design e Tecnologia presso varie scuole cattoliche in Australia. Nel 2016, Beatriz ha letto l’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco e ha iniziato il suo cammino verso una conversione ecologica, vedendo Dio nella natura in un modo che non aveva mai sperimentato prima.
Questa riconnessione è stata particolarmente importante per il ruolo di Beatriz come insegnante, permettendole di guidare i suoi studenti a essere consapevoli di come le risorse naturali vengono utilizzate quando si crea un ambiente edificato, nonché di come applicare i principi di sostenibilità ai loro progetti.
“Ora più che mai, sono diventata molto più consapevole dei danni causati al nostro pianeta attraverso pratiche non sostenibili e attraverso una disconnessione dalla nostra terra e dal nostro creatore. Una riconnessione con Dio è una riconnessione con l’intero creato.”
Leggi di più per scoprire la riflessione di Beatriz sui modi in cui siamo tutti interconnessi con noi stessi e con tutti gli altri esseri in questa casa che condividiamo. L’unica casa che abbiamo
Quando ho letto la Laudato Si’ praticavo già da tre anni la meditazione cristiana, alla quale attribuisco una grande percentuale della trasformazione della mia coscienza. Sono solita incontrare un gruppo in chiesa per la meditazione cristiana praticata dai Padri e dalle Madri del deserto nei secoli dal terzo al sesto, e ripresa come la conosciamo ora da John Main, un monaco benedettino.
All’interno di questo gruppo ci sono meditatori che sono preoccupati per il futuro del nostro pianeta. Ci incontriamo una volta al mese e miriamo a educarci in tutto ciò che riguarda l’ecologia e il cambiamento climatico.
Uso queste pratiche di meditazione cristiana e i principi ecologici per aiutare i miei studenti a prendersi cura della natura ogni volta che iniziano un nuovo progetto. Lo faccio ribadendo loro la necessità di essere sostenibili in ogni modo possibile e di prendersi cura di tutto il creato.
Per prima cosa conduco un test orale per vedere quanto ne sanno riguardo la cura del nostro pianeta e alcune delle attuali pratiche sostenibili. Inizio la discussione lì, approfondendo anche per vedere se hanno sentito parlare della Laudato Si’.
Quindi, limito la quantità di materiale che gli studenti possono utilizzare nei loro progetti. In questo modo, essi agiscono consapevolmente per non sprecare il primo materiale che gli viene dato. Attraverso questa limitazione, ho visto grandi quantità di acrilico e legname risparmiate.
“Mi piace guidare i miei studenti alla consapevolezza di come vengono utilizzate le risorse naturali quando si crea l’ambiente edificato, nonché di come applicare i principi di sostenibilità nei loro progetti”.
La Piattaforma di Iniziative Laudato Si’ mi ha aiutata a prendere coscienza della creazione nel suo complesso e dell’interconnettività di tutti gli esseri umani e di tutti gli esseri viventi. Certamente sono più consapevole che mai dell’ultraconsumismo che ha portato le cose ad essere come sono ora; a un’avidità e a una fame di potere che è dannosa per l’ambiente, per le nostre risorse e per i più vulnerabili nella società, i poveri e gli svantaggiati.
Sottolineo ai miei studenti e a tutte le persone: è urgente per noi agire ora in questo cammino verso la piena sostenibilità nello spirito olistico dell’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco perché abbiamo ancora tempo per salvare la nostra casa comune. C’è ancora tempo per pentirsi e convertirsi ecologicamente in modo da preservare la vita e le nostre risorse per le generazioni future.