Fare pace con il Creato: le riflessioni dell’Arcidiocesi di Bombay
Posted 29 October 2025
Shawna Nemesia Rebello è un membro dedicato dei gruppi di lavoro della Piattaforma d’Azione Laudato Si’, in rappresentanza sia delle istituzioni educative che delle diocesi. Con sede in India, Shawna porta con sé un decennio di esperienza nel ministero ecologico, a livello diocesano, nazionale e internazionale. Il suo impegno incarna lo spirito globale e collaborativo dei membri dei gruppi di lavoro impegnati nella crescita della piattaforma.
Il Tempo del Creato di quest’anno è stato per me un momento di rinnovata speranza e rigenerato scopo. Come parte dell’Ufficio Arcidiocesano per l’Ambiente, ho avuto il privilegio di testimoniare come le parrocchie, i giovani e le comunità si sono riuniti in tutta l’Arcidiocesi di Bombay per dare vita, in nome della Laudato Si’, all’appello per prendersi cura della nostra casa comune.
Ogni anno, dal 1° settembre (Giornata Mondiale di preghiera per la cura del Creato) al 4 ottobre (Festa di San Francesco d’Assisi), i cristiani di tutto il mondo si riuniscono in preghiera e azione per il Tempo del Creato. Il tema del 2025, Pace con il Creato, si ispira a Isaia 32:14-18, un passaggio che collega l’armonia ecologica con la giustizia e il giusto rapporto con Dio.
La Messa per la Cura del Creato
Nel luglio 2025, il Vaticano ha presentato il nuovo formulario della Messa per la Cura del Creato e, ad agosto, la Conferenza dei Vescovi Cattolici dell’India ha pubblicato preghiere e letture adattate da utilizzare in tutto il Paese. L’arcidiocesi di Bombay ha risposto con entusiasmo, celebrando questa Messa in diverse parrocchie durante il Tempo.
Alla St Francis Xavier, a Dabul, i membri della Green Guardians Cell hanno ricevuto una benedizione speciale, circondati da piante in vaso patrocinate dai parrocchiani invece che da fiori recisi. Alla Our Lady of Mercy, a Pokhran, Padre Christopher Fernandes ha parlato della creazione come dono e lezione di fiducia, incoraggiando l’introduzione di semplici cambiamenti nello stile di vita, come portare con sé bottiglie riutilizzabili e piantare semi presi dalla frutta consumata quotidianamente.
Alla Holy Family di Chakala è stato offerto sull’altare un vaso riciclato contenente una pianta viva, accompagnato da un opuscolo, stampato su carta riciclata, illustrante i 25 anni del cammino ecologico intrapreso dalla parrocchia. Attraverso tutte queste Messe, tenutesi anche alla Our Lady of Salvation di Dadar e alla St John the Baptist di Thane, preghiere e omelie ci hanno ricordato che l’Eucaristia stessa ci chiama alla custodia, a riconoscere il creato sia come dono di Dio che come nostra responsabilità condivisa.

La Messa per l’Arcidiocesi, che ha visto il vescovo Allwyn D’Silva come celebrante principale, si è svolta il 4 ottobre presso il Santuario della Madonna di Don Bosco a Matunga. Hanno concelebrato la messa due salesiani e un sacerdote gesuita, a cui si sono uniti Eco Ambasciatori, membri della green cell parrocchiale, suore e molti altri. La St Joseph Choral Society ha diretto la musica e la recita del Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi, avvenuta dopo la Comunione, ha reso la giornata particolarmente ricca di significato. È stata indubbiamente una potente espressione di fede in azione, di collaborazione radicata nella cura del creato.
COPeace: Gioventù per l’ambiente
La partecipazione dei giovani è stata un altro importante momento di questo Tempo. L’Ufficio Diocesiano per l’Ambiente, insieme al Don Bosco Youth Services (DBYS), ha organizzato COPeace, un evento interreligioso dedicato ai giovani tenutosi il 28 settembre a Matunga.
La giornata è iniziata con la preghiera e una sessione interattiva guidata dalla dott.ssa Jean D’Cunha, consulente globale senior di UN Women ora in pensione. Attraverso discussioni e brevi filmati, i partecipanti hanno riflettuto su come la crisi climatica colpisce le comunità, in particolare le donne e i giovani. Suddivisi in gruppi, hanno esplorato le sfide locali e hanno scoperto quali fossero le azioni pratiche che potevano intraprendere all’interno delle loro case, nei loro college e quartieri.
Nel pomeriggio, i partecipanti hanno creato un “Giardino della pace” utilizzando materiali di scarto, trasformando gli oggetti abbandonati in espressioni di speranza. Alcuni giudici hanno valutato le opere e i vincitori hanno ricevuto premi a tema ecologico come buoni regalo per percorsi naturalistici ed esperienze di apprendimento.

Un partecipante ha descritto l’evento come “un’esperienza straordinaria e illuminante, sia divertente che motivante, che mi ha ispirato a intraprendere azioni positive”.
Nel corso della giornata non sono mai stati utilizzati materiali monouso. I pasti erano di provenienza locale, serviti in stoviglie riutilizzabili, e i partecipanti hanno portato le proprie tazze per utilizzarle. L’evento ha dimostrato il valore della sostenibilità nella pratica, indicando che la consapevolezza ambientale può iniziare con le scelte che facciamo durante gli incontri come questi
Collaborazione durante tutto il Tempo
L’arcidiocesi ha collaborato con la Don Bosco Green Alliance per la creazione di post quotidiani sui social media dedicati alla riflessione. Il corso di certificazione per Eco Ambasciatori è stato condotto con l’Ufficio per l’ambiente e i cambiamenti climatici della Conferenza episcopale cattolica dell’India. Una novità assoluta per l’Arcidiocesi è stato un servizio di preghiera ecumenica tenutosi il 2 ottobre presso il Complesso religioso Our Lady of Fatima con la partecipazione di laici e pastori di varie confessioni.
Guardando al futuro
La conclusione del Tempo del Creato mi ha fatto provare un profondo senso di gratitudine, non solo per ciò che era stato realizzato, ma per il crescente senso di connessione tra le persone di fede, i giovani e le comunità di tutte le tradizioni.
Il percorso ha affermato la mia convinzione che la Piattaforma di Iniziative Laudato Si’ sia uno spazio che consente di entrare il connessione con gli altri nel cammino verso l’ecologia integrale, condividere risorse e informazioni e crescere insieme, perché non abbiamo bisogno di inventarci tutto da capo per prenderci cura della nostra casa comune.
Ogni Messa, ogni discussione, ogni pasto condiviso è stato un piccolo ma genuino atto di pace con il creato. La mia speranza è che questi semi di consapevolezza, collaborazione e fede continuino a crescere nelle stagioni a venire.