Pellegrinaggio Ecologico di Speranza: Camminare per la Terra, Vivere la Visione
Posted 13 August 2025
Questo luglio, nell’ambito dello storico raduno “Laudato Si’ Dieci anni dopo: dov’è l’Africa?”, i partecipanti hanno intrapreso un Pellegrinaggio Ecologico di Speranza in tutta l’Uganda. È stato un cammino che ha riunito spiritualità, cultura e cura pratica per la nostra casa comune. Sebbene non tutti abbiano potuto unirsi al cammino di persona, le esperienze e gli approfondimenti di questo pellegrinaggio offrono ispirazione e lezioni pratiche che possono essere messe in pratica in qualsiasi comunità.
Tra i pellegrini erano presenti partecipanti alla Piattaforma di Iniziative Laudato Si’, che si sono uniti a leader religiosi, esperti e sostenitori provenienti da tutto il mondo. Anche personaggi illustri hanno percorso questo cammino, tra cui il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, suor Sheila Kinsey, FCJM, il reverendo Daniel G. Groody, C.S.C., Vicepresidente e Rettore associato per l’Istruzione universitaria presso l’Università di Notre Dame, suor Damien Marie Savino, FSE, e Alonso de Llanes, responsabile del programma della piattaforma

Suor Sheila e il Cardinale Turkson piantano un albero. Fotografia di Brett Beasley.
Il pellegrinaggio è iniziato nel Santuario dei martiri di Namugongo, un luogo di profonda testimonianza cristiana, ed è proseguito fino alla sorgente del Nilo a Jinja, dove le acque hanno ricordato ai pellegrini l’interconnessione della creazione. Esperienze culturali come il Ndere Cultural Show hanno rivelato la ricchezza del patrimonio dell’Uganda.
Il cuore pulsante del cammino è stato il Bethany Land Institute (BLI) di Luweero, dove i partecipanti hanno visto l’ecologia integrale in azione: coltivare la terra nella Mary’s School, esplorare l’imprenditorialità al Martha’s Market e camminare sotto le rinnovate fronde della Foresta di Lazzaro. I pellegrini hanno incontrato i Custodi del BLI, laureati che si sono impegnati a restaurare la terra e i mezzi di sussistenza nelle proprie comunità.
Il lavoro dei Custodi del BLI riflette un modello che qualsiasi parrocchia, scuola o famiglia può adottare: restaurare la terra, creare mezzi di sussistenza e costruire una cultura di cura a partire dalla propria casa e dal proprio quartiere. In qualità di co-fondatore del BLI, Padre Emmanuel Katongole ha riflettuto: “Un pellegrinaggio è molto più che visitare luoghi: è permettere alla terra, alle persone e alla creazione stessa di parlarci, di convertire i nostri cuori e di rimandarci a casa come custodi della speranza”.
Il pellegrinaggio ha incluso anche alcuni giorni nel Parco Nazionale delle Cascate di Murchison, dove i partecipanti hanno visto da vicino la biodiversità dell’Uganda e hanno passeggiato nella natura approfondendo la comprensione del rapporto tra le persone e la terra. Questi incontri con la biodiversità dell’Uganda hanno ricordato ai pellegrini – e possono ricordare a tutti noi – l’insostituibile bellezza dei nostri ecosistemi locali e la responsabilità che condividiamo per proteggerli.

Foto delle cascate di Brett Beasley.
Durante il pellegrinaggio, momenti di preghiera, liturgia e riflessione hanno radicato l’esperienza in un profondo senso di eco-spiritualità. Le Messe quotidiane, comprese le celebrazioni all’aperto circondati dalla bellezza naturale dell’Uganda, hanno invitato i pellegrini a vedere la creazione come una cattedrale vivente.
I momenti condivisi di canto, le benedizioni prima dei pasti e la gratitudine per la terra hanno rafforzato il legame tra la fede e la cura per la nostra casa comune. In questo modo, attraverso la preghiera, il dialogo, l’immersione culturale e l’impegno ecologico, il Pellegrinaggio Ecologico di Speranza è diventato un’espressione vissuta della Laudato Si’: ascoltare “il grido della terra e il grido dei poveri” (LS 49) e accogliere l’appello alla conversione ecologica.
Durante l’ultima serata a Entebbe, i pellegrini hanno portato a casa non solo ricordi, ma un rinnovato impegno a vivere semplicemente, agire in modo giusto e prendersi cura del creato, assicurando che i semi piantati in Uganda porteranno frutti ben oltre i suoi confini.
Che si tratti di camminare sulle colline dell’Uganda o di curare un piccolo giardino a casa, siamo tutti chiamati ad essere “custodi della speranza” nei nostri contesti. Questo pellegrinaggio invita ciascuno di noi a riflettere: dov’è la terra, la comunità o il rapporto che siamo chiamati a ricostruire?

Santuario dei martiri di Namugongo.