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Speranza in azione: Storie tratte dalla sfida Semi al Creato

Posted 27 August 2024

Mentre ci prepariamo ad entrare nel Tempo del Creato di quest’anno, guidato dal tema “Spera e agisci con il creato”, prendiamoci un momento per celebrare gli sforzi dei partecipanti di tutto il mondo alla sfida Semi al Creato questo luglio. Questa sfida ha ispirato individui e comunità di tutto il mondo a impegnarsi negli Obiettivi Laudato Si’. Le loro storie sono una testimonianza del potere dell’azione collettiva nel nutrire la nostra casa comune.

Kini Emmanuel Sale ha mostrato con orgoglio la sua piantina, frutto del suo impegno nei seguenti Obiettivi Laudato Si’: Risposta al grido della Terra, Educazione ecologica, Resilienza e valorizzazione della comunità.

In Nigeria, Kini Emmanuel Sale ha condotto una campagna di sensibilizzazione presso il Federal Science Technical College, dove gli studenti hanno piantato 72 piccoli alberi appartenenti a varie specie. Questo sforzo non solo abbellisce l’ambiente, ma contribuisce anche a un futuro più sano e sostenibile per tutti.

In India sono state intraprese una serie di iniziative stimolanti, tra cui la “Marcia verso un futuro più verde” della comunità di Auxilium Barasat, che ha sostenuto una serie di eventi come iniziative di semina, workshop sulla gestione dei rifiuti e promozione dell’agricoltura rigenerativa. Queste attività evidenziano l’importanza dell’educazione ecologica e delle pratiche sostenibili nella vita quotidiana.

In Bangladesh, Benedict Alo D Rozario ha condotto una sessione di educazione ecologica per oltre 200 studenti della terza media presso la Holy Cross Girls’ High School di Dhaka. La sua sessione ha sottolineato l’importanza di reinventare, ricreare e risanare il nostro ambiente naturale attraverso azioni semplici ma di impatto, come ridurre l’uso della plastica e piantare alberi.

Kyakuwaire, dall’Uganda, scrive che hanno risposto al Grido dei poveri “condividendo il poco che abbiamo con chi ne ha bisogno. Abbiamo anche piantato verdure nei nostri composti e sostenuto i nostri produttori locali comprando le uova da loro”.

In Ciad, Kasereka ha organizzato un evento importante: la terza edizione del Forum Sociale sul Creato ad Abeche, con un tema incentrato sul pianeta come patrimonio comune. Questo forum, che prevede di riunire 350 partecipanti provenienti da tutta la regione, promuoverà discussioni su come prendersi cura al meglio del nostro ambiente condiviso.

Negli Stati Uniti, partecipanti come Julie hanno offerto volontariamente il loro tempo per sostenere i migranti incarcerati e hanno fornito il loro aiuto nei consultori di assistenza legale per l’immigrazione, dimostrando che la cura per il creato si estende anche al sostegno dei più vulnerabili ed emarginati nelle nostre società.

In Senegal, Marie Pépyne Claudia, FSCM, ha condotto una settimana di spiritualità ecologica, incoraggiando la sua comunità a connettersi con la natura attraverso la preghiera e la contemplazione, promuovendo anche la conservazione degli habitat naturali lungo la costa senegalese.

In tutti i continenti, dall’Uganda all’Argentina, dal Burkina Faso all’Italia, individui e comunità hanno risposto alla sfida con creatività e dedizione. Che si tratti di raccogliere rifiuti nei quartieri locali, educare le generazioni future alle pratiche sostenibili o piantare alberi per combattere la desertificazione, queste azioni riflettono un profondo impegno per proteggere e risanare il nostro pianeta.

Mentre entriamo nel Tempo del Creato, lasciamo che queste storie di speranza e azione ispirino tutti noi a continuare nel nostro lavoro congiunto per la cura della nostra casa comune. Ogni piccolo atto, quando combinato con gli altri, ha il potere di creare un effetto a catena che può portare a cambiamenti significativi. Lodiamo tutti i partecipanti alla sfida Semi al Creato per la loro leadership e dedizione, e attendiamo con impazienza il continuo effetto dei loro sforzi in questo tempo sacro e oltre.

Portiamo avanti questo spirito di speranza e azione, sapendo che insieme possiamo fare la differenza per la Terra e per tutti coloro che la chiamano casa.